Le prime differenze tra queste due specie sono rintracciabili nell’aspetto. Ichicchi di caffè Arabica sono generalmente ovali, piatti e più oleosi dei robusta. Ecco perché hanno un sapore più dolce, sapido e in qualche modo fruttato. I chicchi di caffè Robusta, invece, tendono a essere leggermente più piccoli e rotondi. Il gusto aspro e amaro è dovuto al minor numero di sostanze oleose presenti, mentre di solito hanno un sapore più naturale e terroso.
Come già accennato, un’altra differenza è la quantità di caffeina contenuta nelle due specie, che risulta più concentrata nella Robusta rispetto all’Arabica. Se i chicchi di Robusta hanno un contenuto di caffeina pari al 2,7%, l’Arabica ne contiene quasi la metà, con una percentuale dell’1,5%. Inoltre, l’Arabica contiene una concentrazione di zuccheri quasi doppia e circa il 60% di lipidi in più rispetto alla Robusta, caratteristiche che probabilmente influiscono notevolmente sulla predilezione dei consumatori nei confronti dell’Arabica.
Come suggerisce il nome, la Robusta è una pianta estremamente resistente. Dal punto di vista colturale risulta molto più facile da curare, cresce in ambienti differenti e in genere ha una resa maggiore. È meno probabile che venga attaccata dagli insetti a causa della maggiore quantità di caffeina che, essendo per loro tossica, funge da difesa chimica per i semi di caffè .
Inoltre, pochissime persone sono a conoscenza di una terza specie di caffè, nota come Liberica, che viene coltivata per finalità commerciali nonostante rappresenti solo circa il 2-3% del mercato globale del caffè. Che cos’è la Liberica? Il suo sapore può essere descritto come fruttato, insolito e particolarmente intenso, grazie a una bassa acidità e a un aroma meno amaro, che garantisce un retrogusto forte e deciso.